Il centro internazionale di Modena concorrerà al prestigioso premio di Design
Future Education Modena è tra i 12 selezionati nella categoria Service Design del Catalogo INDEX di ADI – Associazione per il Design Industriale – che raccoglie i migliori progetti di tutto il Paese. L’accesso all’INDEX permette, inoltre, a FEM di concorrere al prossimo Compasso d’Oro, il premio più importante del Design Italiano. Un riconoscimento, questo, che conduce FEM al centro della scena del design italiano e internazionale.
521 le candidature arrivate all’Associazione, per una scelta come sempre particolarmente attenta alla qualità, individuata dalle parole chiave del Design Memorandum 2.0, il manifesto del progetto promosso dall’Associazione nel 2013; tra queste l’intelligenza, la competenza, il rigore, ma anche l’aspirazione al bene comune e alla bellezza.
“Essere riconosciuti da un’istituzione così importante come l’ADI, un’eccellenza del nostro Paese, non può che renderci orgogliosi. Siamo convinti che l’Educazione del Futuro sia già cominciata; ADI ha riconosciuto FEM come modello unico di ricerca e sviluppo, per il suo contributo alla produzione continua di innovazione nel campo dell’educazione e dell’EdTech”, affermano Donatella Solda e Damien Lanfrey, co-fondatori di Future Education Modena.
“Il riconoscimento ottenuto da FEM sottolinea la sua capacità di generare educazione innovativa, con contenuti e metodi che attingono da ambiti dell’apprendimento diversi e nuovi”, spiega Paolo Cavicchioli, Presidente della Fondazione di Modena, che finanzia FEM. “Collaborando in rete con una vasta pluralità di soggetti, FEM rafforza una comunità educante che sa amplificare le opportunità di apprendimento, che apre percorsi creativi e che valorizza l’interdisciplinarietà. Un premio quindi all’innovazione che sa tradursi in impatto educativo e sociale”.
“Ancora una volta Modena propone innovazioni significative per il Paese”, afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che continua: “ la nostra città ha da sempre lavorato per la costruzione di un ecosistema integrato e abilitante per l’educazione. Con FEM, negli ultimi due anni, in collaborazione con il Comune, questo ecosistema è diventato anche infrastruttura innovativa. Un riconoscimento del genere è motivo di orgoglio per la città”.
Tutti i progetti sono stati in mostra, dopo un lungo rinvio causa pandemia, fino al 20 giugno presso l’ADI design museum di Milano, lo splendido spazio espositivo inaugurato nel 2021.
Focus ADI
L’ADI riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design: progetto, consumo, riciclo, formazione. È protagonista dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale ed economico.
Il suo scopo è promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni più appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l’intervento presso le istituzioni, la fornitura di servizi.
Per l’ADI il design è la progettazione culturalmente consapevole, l’interfaccia tra la domanda individuale e collettiva della società e l’offerta dei produttori.
Interviene nella progettazione di prodotti, servizi, comunicazione visiva, imballaggio, architettura d’interni, e nella progettazione ambientale.
Il design è un sistema che mette in rapporto la produzione con gli utenti occupandosi di ricerca, di innovazione e di ingegnerizzazione, per dare funzionalità , valore sociale, significato culturale ai beni e ai servizi distribuiti sul mercato.