Dal 16 al 18 settembre FEM torna al Festivalfilosofia con cinque installazioni per esplorare il sinergico rapporto tra giustizia e apprendimento.

Imparare il giusto: il percorso

Come si apprende la giustizia? Insegnando (solo) cosa è giusto e sbagliato, oppure conoscendo e praticando le condizioni che costruiscono l’equilibrio?

Con “Imparare il giusto. L’esercizio della giustizia come processo di apprendimento”, Future Education Modena prende parte alla 22esima edizione di Festivalfilosofia, proponendo nei propri spazi una tre giorni (16-18 settembre) che intende esplorare il rapporto tra apprendimento e giustizia

Attraverso cinque installazioni interattive, FEM vuole condurre attivamente i partecipanti a scoprire la giustizia come processo, che non si limita alla conoscenza e applicazione delle regole, ma che si esercita e costruisce nel tempo.

Ogni installazione scandaglia il concetto di giustizia all’interno di un tema o di una disciplina: la Data Science, la Media Analysis, il Gaming, l’argomentazione, l’ambiente e anche l’inclusione.

Progettare superpoteri e superare le regole; cambiare l’impatto di un dato modificando la sua rappresentazione visuale; partecipare a un dibattito allenando le competenze di argomentazione; sperimentare in prima persona l’effetto di algoritmi e le caratteristiche inclusive di un ambiente; scoprire la parzialità di rappresentazioni mediali e linguistiche nella costruzione del giusto.

Le 5 installazioni interattive

Il percorso comincia con l’installazione “A colpo d’occhio” che invita lo spettatore a una riflessione sui dati: ogni grafico mostra non più che una prospettiva dei dati su cui si basa, prospettiva che può essere più o meno accurata, rilevante o ingannevole. I dati ci rendono davvero più informati? Sappiamo leggerli con spirito critico?

La seconda tappa si chiama “Vederci giusto” e indaga il concetto di giustizia nelle rappresentazioni mediali. Quello che vediamo rappresentato nei media è per sua natura mediato, parziale e connotato dallo sguardo di chi osserva. Esistono, dunque, modi ‘giusti’ o ‘sbagliati’ di interpretare la realtà? 

In “Supereroi oltre le regole”  –  terza installazione del percorso – si gioca: abbiamo preparato un’analisi della storia a fumetti “Injustice – Gods Among Us” (DC), in cui supereroi e supercattivi escono dal loro tradizionale ruolo, portando lo spettatore a domandarsi chi di loro sia dalla parte della giustizia.

Ma non è finita qui: chi gioca sarà posto di fronte a un dilemma morale e dovrà riflettere su quali regole violerebbe nel corso della propria vita. Potrà farlo in modo interessante: creando un superpotere.

Raggiungendo la quarta tappa, che prende il nome di “Ambiente di scontro”,  il fruitore si troverà davanti a due importanti questioni: quello della argomentazione-negoziazione e quello dell’ambiente.

Se nella prima si vuole offrire un’occasione di esercitare giocosamente l’arte di argomentare il proprio punto di vista; nella seconda il desiderio è sollecitare il visitatore a prendere posizione su tre temi legati al dibattito attuale sull’ambiente e sugli stili di vita, esaminando diversi punti di vista di esperti ed attivisti.

Conclude il percorso “Giustamente diversi”, un’installazione che punta i riflettori sull’inclusione. Attraverso simulazioni e attività interattive, si sperimenta cosa significhi essere una persona con DSA (disturbo specifico dell’apprendimento) e come applicativi tecnologici ad alta accessibilità possano compensare la neurodiversità e garantire la libertà di imparare.

Luogo e orari

 “Imparare il giusto” si tiene venerdì 16 e sabato 17 settembre dalle 16:30 alle 21:30 e domenica 18 dalle 10:30-13:00 e dalle 14:00 – 16:00 presso gli spazi di Future Education Modena, via Largo di Porta Sant’Agostino, 228 (MO).