Pubblicato da Enrico Ballotti su La Gazzetta di Modena del 15 settembre 2019.
IL LABORATORIO
“Expand yourself”, che letteralmente tradotto fa “espandi te stesso”, non è solo il titolo del laboratorio di Fem, Future Education Modena, allestito nelle stanze di Ago. Ma è anche la sensazione che si prova nell’attraversare le installazioni che attraggono, nei giorni del festivalfilosofia, adulti e bambini. Un giovanissimo modenese, seduto in poltrona, sta ad esempio provando “Onde della mente”, uno dei tanti laboratori nel laboratorio. Appassionato e curioso, ma poi rapito e immobile quando dallo schermo appaiono le “reazioni” del suo cervello ad un certo tipo di stimoli. Questo è “Expand yourself”, ma non solo.
LARA E LA STANZA DI BLIND
Lara che è di Firenze, e dall’accento si sente eccome, è impegnata in quella che probabilmente è l’attività più interessante. Grazie a “Blind: giocare con gli altri”, un videogame che ripropone la
realtà virtuale, la ragazza che lavora a Modena, è immedesimata in una persona ipovedente intenta ad uscire da una stanza dove è rinchiusa. La visuale è ovviamente complicata e anche i movimenti sono difficoltosi. Tramite due joystick, che riproducono alla perfezione le mani virtuali, e “bendata”
da una maschera interattiva, Lara ha modo di immergersi in questa esperienza: «Una sensazione davvero strana, che fa parecchio riflettere. Sono stata colpita dalla frustrazione che in certi momenti di inghippo mi ha colpito». Lara, poi, si è calata anche nel ruolo di chi è a supporto del giocatore: «Mi sono trovato ancora più impacciata ad essere in aiuto di una persona in difficoltà».
VEDERE ASCOLTANDO
Il tour nelle sette installazioni continua. La linea gialla a terra indica l’itinerario ma, nel nostro di tour, vige l’anarchia. Stanza a fianco. Un’altra ragazza, Chiara da Trieste, è impegnata a disegnare: «Sono pessima con la matita, ma ci ho provato. Questo laboratorio ti spinge a vedere tramite l’udito. È il prosieguo di quello accanto dove, in un documentario video, una persona non vedente racconta la sua esperienza e il suo modo di “vedere ascoltando”. Tramite una cuffia ho sentito una registrazione con vari suoni, l’obiettivo finale in questa installazione è riprodurre su un foglio di carta quello che si è percepito tramite audio. Io ho disegnato un’ape, delle note musicali e “riprodotto” un rumore strano che così su due piedi mi ha riportata ad una navicella spaziale. C’erano anche dei tacchi, ma non sapevo come disegnarli…».
BATTERIA IN GIARDINO
Musica e suoni, come quelli di una batteria. Un’intera stanza è dedicata alla batteria sia in versione fisica con piatti, tamburi e bacchette che in versione virtuale. Dunque ancora maschera e joystick. Matteo, modenese, si sta cimentando: «Sentire le vibrazioni della batteria live è sempre un piacere, ma è curioso immergersi in un mondo virtuale. In questo caso ci si trova a suonare sul palco nel giardino di Ago».
BOTTICELLI E I COLORI
C’è più silenzio, invece, nello spazio di fronte alle riproduzioni di due opere d’arte come “La primavera” di Botticelli e “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello. Tramite un tablet, Stefania e Angela stanno guardando i quadri come se fossero affette da daltonismo. «Un’esperienza che non avevamo mai provato, i colori sono ovviamente modificati anche se le due opere restano ugualmente bellissime».
LE ODISSEE FILOSOFICHE
Altre poi le istallazioni che completano “Expand yourself”, aperto anche oggi dalle 9 alle 13. Si va da “Odissee Filosofiche”, dove si possono vivere viaggi e itinerari contenuti nelle opere letterarie, a “Leggi le tue emozioni”, un breve questionario per comprendere il proprio stato d’animo. —